Vico Equense

In Movimento per Vico, resoconto del consiglio comunale

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Pubblichiamo il dettagliato resoconto dell’ultima seduta del consiglio comunale inviatoci da In Movimento per Vico

VICO EQUENSE – A sei mesi e mezzo di distanza dalle elezioni (sicuramente record mondiale negativo) il Sindaco ha finalmente comunicato al Consiglio Comunale le deleghe assegnate ai vari assessori. Solo adesso l’Amministrazione può dirsi al completo. Il ViceSindaco Benedetto Migliaccio ha espresso la sua soddisfazione per la liberazione di Giuseppe Maresca (il marittmo a bordodella nave sequestrata dai pirati somali, ndr). Si sono associati i consiglieri  Francesco Saverio Buonocore e Natale Maresca, il quale ha chiesto al Presidente di inviare un messaggio di felicitazioni alla famiglia a nome dell’intero Consiglio Comunale e quindi di tutta la Città.
Il Presidente invece non ha dato comunicazione, come invece avrebbe dovuto, del comunicato del Consigliere Giuseppe Dilengite, inviato a tutti i consiglieri ed al Prefetto, con il quale lo stesso lamentava di aver chiesto al Presidente di convocare la seduta del Consiglio in giorni diversi dal 28 e 29 novembre, durante i quali non avrebbe potuto essere presente per ragioni di famiglia. La convocazione per il giorno 28 è stata considerata dallo stesso consigliere un attacco ai diritti delle minoranze.
Interrogazioni

Numerose le interrogazioni presentate dai consiglieri di “IN Movimento per Vico”.
Determina 25

Il Consigliere Starace ha illustrato un’interrogazione su questa determina nella quale si esprime l’intenzione di pagare i creditori dell’Amministrazione alla semplice emissione della fattura, senza pubblicare nulla all’albo Pretorio, eliminando un notevole elemento di trasparenza amministrativa. L’assessore al Bilancio Di Martino ha confessato di non essere preparato sulla questione e ha chiesto di rinviare l’argomento ad un’altra seduta del Consiglio.
Assenza del Certificato antincendio per le scuole di Vico

Il Consigliere Maresca ha illustrato questa interrogazione, ricordando che per l’ennesima volta le Scuole sono state aperte senza il relativo certificato. L’Assessore Russo ha letto, nella sua risposta, una relazione del responsabile del procedimento ing. Guadagno, che sottolineava la complessità della situazione scolastica e l’inadeguatezza delle strutture. Si è affermato che mettere a regole le Scuole di Vico è un processo graduale che richiede numerosi interventi. L’Assessore ha ringraziato l’opposizione per aver sollecitato l’Amministrazione ed ha dichiarato il suo impegno ad affrontare e risolvere il problema. Il Consigliere Maresca ha replicato dicendo di essere consapevole delle difficoltà dovuta a carenza di risorse, ma che bisogna mettere mano con serietà alla messa in sicurezza delle Scuole perché “la risorsa più importante sono i nostri figli”. Inoltre ha portato a conoscenza dell’Assemblea che la normativa di recente cambiata ed è stato semplificato l’iter amministrativo. Infine si è detto disposto ad accompagnare l’Assessore presso il responsabile Scuola del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco con cui aveva già preso contatti.
Eliminazioni delle barriere architettoniche

Questa interrogazione, illustrata dal Consigliere Maresca, era relativa alla Legge 13/89 che prevedeva finanziamenti a singoli o condomini per l’eliminazione di barriere architettoniche dagli edifici privati. Si chiedeva di conoscere i motivi per i quali il Comune di Vico non aveva mai ricevuto finanziamenti, a differenza di tutti gli altri Comuni della Penisola Sorrentina. L’Assessore alle politiche sociali Cioffi ha affermato che i fondi regionali sono modesti ma che ignorava che gli altri Comuni avessero avuto finanziamenti. Il Consigliere Maresca ha replicato, proponendo che l’Assessorato supporti i cittadini aventi diritto nella presentazione delle domande e che si faccia una nota alla Regione su questa situazione di disparità.
Metanizzazione

Interrogazione illustrata da Aldo Starace con la quale in sostanza si chiedeva lo stato dei lavori della metanizzazione, notizie sul mancato inizio dei lavori a Seiano e il parere sull’idea di coinvolgere nella metanizzazione anche “la circolare destra”. L’Assessore Ferraro rispondeva che il cronoprogramma dei lavori aveva subito continue modifiche e che allo stato i lavori sono stati eseguiti per il 55%. Affermava inoltre che il termine dei lavori è previsto per il 30/12/2011. Il ritardo dell’inizio dei lavori a Seiano era dovuto allo slittamento del cronoprogramma. Infine annunciava che l’ampliamento della metanizzazione alla “circolare destra” sarebbe stata oggetto a breve di riunioni tecniche. In sede di replica Aldo Starace si dichiarava sorpreso del fatto che ci fossero voluti tutti questi mesi e tantissimi disagi per la Città per realizzare il 55% dei lavori e si pensasse di realizzare l’altro 45% in pochissimo tempo.
Ticket trasporto alunni

Claudia Scaramellino ha illustrato questa interrogazione in cui si chiedeva il motivo per il quale le tariffe per il trasporto degli alunni sono notevolmente differenziate. Vi sono cittadini che pagano in un anno 261 € ed altri solo 90 €, indipendentemente dal reddito. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Di Martino in sostanza non ha risposto all’interrogazione, parlando invece del dimensionamento scolastico avviato dall’Amministrazione. La consigliera Scaramellino ha ribadito l’ingiustizia di questo sistema tariffario ed ha denunciato che alcune famiglie hanno deciso di rinunciare al servizio avvalendosi di auto private a turno.

Il regolamento del Consiglio Comunale consente di dedicare alle interrogazioni solo un’ora di tempo, scaduta la quale altre interrogazioni (Scuola Alberghiera ed uso degli edifici scolastici in orario pomeridiano, sempre presentate dai nostri consiglieri) sono state rinviate.
Linee programmatiche

A 5 mesi esatti di distanza dalla prima riunione del Consiglio Comunale è giunto finalmente in discussione il documento programmatico del Sindaco che per Legge va presentato alla prima seduta. Bisogna dire che se ne è finalmente parlato perché è giunta al Presidente del Consiglio una diffida da parte del Prefetto che ha costretto la maggioranza a discuterlo.

Il documento non è stato illustrato dal Sindaco, come avrebbe dovuto essere, ma dal ViceSindaco Migliaccio.

Claudia Scaramellino ne ha sottolineato alcune gravi lacune. Non c’è alcun riferimento alla Casa di Riposo. Non è ammissibile che i nostri anziani, la nostra memoria storica, siano ospitati fuori Vico. Ha ricordato che il Bando per questo servizio stranamente non è stato completato con l’apertura delle buste. Ha poi sottolineato che non si affronta il problema della revisione degli elenchi degli aventi diritto delle case popolari. Ha affrontato le questioni del dimensionamento scolastico rilevando una contraddizione fra quanto scritto nelle linee programmatiche (solo due dirigenze) e quanto invece previsto in una recente delibera (tre dirigenze). Si tratta di un ripensamento o di altro? Unificare la “Giovanni Pascoli” e la “Alessandro Scarlatti” sarebbe un assurda follia che porterebbe alla creazione di un Istituto di 1400 alunni, assolutamente ingovernabile. Infine, ha sottolineato l’assenza di politiche di sostegno alla natalità e la mancanza della Commissione Pari Opportunità che differenzia Vico rispetto agli altri Comuni della Penisola.

Natale Maresca ha definito il documento inemendabile, sconclusionato, raffazzonato, pieno di orrori. Non c’è un progetto di Città, solo enunciazioni di belle speranze, uno tsunami di belle ed inutili parole condite con molta propaganda. Niente sullo sviluppo delle zone alte, niente sulla green economy, niente sui bambini. Un documento che mostra la pochezza dei nostri amministratori, la loro subalternità ai colleghi della Penisola. Nel documento è stato curiosamente inserito il patto etico della Penisola Sorrentina, per cui nel documento programmatico della Città di Vico si legge che bisogna difendere gli agrumeti di Sorrento, l’arte dell’intarsio e via di questo passo. Maresca ha poi ribadito i capisaldi dell’opposizione di Centro Sinistra. Lo spirito di servizio che la anima. Il voler essere una riserva per la democrazia di questa Città, di fronte ad un Centro Destra incapace, anche se vincente alle elezioni. Facendo una metafora calcistica ha detto “noi abbiamo accompagnato la nostra squadra in serie C per portarla fra qualche anno in Champions, peccato per quelli che, come Quagliarella, hanno abbandonato la loro squadra, gli andrà male come accaduto a Quagliarella, oggi in Champion gioca il Napoli, non la Juve”. Ha concluso affermando “in questi mesi ha avuto inizio un grande progetto di riscatto di questa Città che fra qualche anno porterà un’altra primavera vicana dopo questo lungo e rigido inverno fatto di pressappochismo, dilettantismo e di retorica del fare”.
Commissione paesaggio

Su quest’argomento lucido e documentatissimo intervento di Aldo Starace che ha sottolineato l’assoluta inutilità di questa Commissione. Essa esprime un parere non richiesto dalla normativa attuale. Ha proposto pertanto di non procedere ad alcuna elezione. Ha dimostrato inoltre che, in ogni caso, il sistema di votare componenti effettivi e componenti supplenti non ha ragione di esistere ed è irrazionale perché in sostanza si creano tre commissioni che possono avere metri di valutazione non uniforme. Ha reso noto che i nostri consiglieri nella riunione dei capigruppo avevano inutilmente proposto un atto di trasparenza: la pubblicazione di un avviso pubblico in modo che le persone che avessero avuto i requisiti avessero potuto fare una dichiarazione di interesse, corredata dal curriculum. Ha annunciato che, nel caso che si fosse proceduto in ogni caso alla votazioni di tre commissioni (come poi accaduto), i consiglieri di opposizioni avrebbero scelto come membro effettivo una personalità di alto valore, docente universitario, autore di numerosi libri e di articoli sulla stampa specializzata e su quotidiani nazionali come il prof. Giuseppe Guida. Per i supplenti la scelta era caduta su professionisti che non esercitassero sul territorio della Città di Vico Equense, votando anche un componente scelto dall’altro gruppo di opposizione.

A fine seduta si è proceduto ad approvare un provvedimento relativo alla realizzazione del distributore di carburanti a Seiano, l’atto di convenzione con la Provincia per il trasporto degli alunni diversamente abili, il progetto esecutivo del Piano Sociale di zona per l’annualità 2010, il regolamento per il Centro Sociale per Anziani emendato su proposta di Claudia Scaramellino, il regolamento del Forum dei Giovani emendato su proposta di Natale Maresca.

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Ai direttori delle testate on-line – per i quali la Cassazione ha già stabilito che non si possono applicare le norme sulla stampa – non si può nemmeno addebitare la responsabilità di non aver rimosso dal sito un commento inviato da un lettore e ritenuto diffamatorio.

Lo sottolinea la Cassazione che ha annullato senza rinvio la condanna per omesso controllo nei confronti dell’ex direttore dell’edizione on-line dell’Espresso Daniela Hamaui. Ai supremi giudici, il legale di Hamaui ha fatto presente che l’articolo incriminato “non era un commento giornalistico, ma un ‘post’ inviato alla rivista e cioè un commento di un lettore che viene automaticamente pubblicato, senza alcun filtro preventivo”.

Consapevoli delle peculiarità delle edizioni on-line, i giudici di merito della Corte di Appello di Bologna avevano addebitato al direttore non l’omesso controllo ma l’omessa rimozione del commento. In questo modo, però, ha obiettato il legale, si “stravolge la norma incriminatrice che punisce il mancato impedimento della pubblicazione e non invece l’omissione di controllo successivo”.

Accogliendo le obiezioni difensive, la Suprema Corte – con la sentenza 44126 – rileva che tra l’editoria cartacea e quella elettronica non c’è solo una “diversità strutturale” ma “altresì la impossibilità per il direttore della testata on-line di impedire la pubblicazione di commenti diffamatori, il che rende evidente che la norma penale che
punisce l’omesso controllo non è stata pensata per queste situazioni, perchè costringerebbe il direttore ad una attività impossibile, ovvero lo punirebbe automaticamente ed oggettivamente, senza dargli la possibilità di tenere una condotta lecita”.

Per quanto riguarda le differenze tra on-line e stampa cartacea, la Cassazione ricorda che “perchè si possa parlare di stampa in senso giuridico, occorrono due condizioni: che vi sia una riproduzione tipografica e che il prodotto di tale attività (quella tipografica) sia destinato alla pubblicazione attraverso una effettiva distribuzione tra il pubblico”. Le testate elettroniche difettano di entrambe i requisiti perchè “non consistono in molteplici riproduzioni su più supporti fisici di uno stesso testo originale”, e perchè vengono diffuse “non mediante la distribuzione”.

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