Diario Politico©Raffaele Lauro

Titoli di stato per pagare politici e manager

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di Gaetano Mastellone

titoli di stato

Valuto positivamente il probabile arrivo del prof. Sen. Mario Monti alla carica di Premier. Il prof. Monti certamente da un modesto come me non ha affatto bisogno di suggerimenti o consigli. Però qualche cosa, da semplice cittadino italiano, desidero dirgli. Due semplici cose. La prima è quella di attuare sì misure “severe e pesanti” però di rivolgersi prima a coloro i quali possono sopportare dei prelievi o delle tasse. La maggior parte degli italiani a reddito fisso (stipendiati & pensionati) hanno già dato, e tanto! La seconda è quella di non lasciarsi troppo condizionare dai politici, dalle caste, dalle lobby. Faccia di testa sua e secondo “il dettato” europeo. La terza è quella di fare una patrimoniale su coloro i quali hanno redditi dichiarati (la media degli anni 2008/2009/2010) pari o superiori a 25omila Euro. Questa classe di italiani devono pagare per tre anni almeno una tassa per l’Italia. La quarta faccia una patrimoniale sugli immobili partendo da quelli che hanno un valore da 1 milione di euro in su, facendo attenzione ai metodi di calcolo dei valori ed usando un metodo sui valori attuali di mercato. La quinta faccia una legge che consenta agli italiani di scaricare dai redditi “tutti” gli scontrini fiscali, anche quelli di un semplice caffè! Prenda esempio dalle nazioni più evolute. La sesta faccia una decisa e concreta azione su coloro che “non pagano le tasse” ed hanno – evidenti – tenori di vita elevati. Attivi e metta sul territorio tutte le forse della Guardia di Finanza e dei validi super ispettori territoriali. La settima blocchi gli acquisti e vendite allo scoperto delle Borse per almeno tre anni e riduca ancora del 50% l’uso del contante. L’ottava paghi i parlamentari ed i pensionati parlamentari, per i prossimi tre anni, con il 30% in titoli di stato; per l’anno 2012 invece li paghi con il 50% in titoli di stato. La stessa cosa per gli assessori, consiglieri regionali-provinciali-comunali. La stessa cosa anche per gli amministratori di società pubbliche e per i Dirigenti di Stato, per questi ultimi solo a chi ha redditi superiori ai 150 mila euro. Chi lavora, e vive, nel pubblico ha il dovere di comprare titoli di Stato! Sarebbe un bel messaggio forte per l’Europa che ci osserva con particolare attenzione. Ovviamente questa gente (parlamentari e dirigenti statali) devono anche assumersi l’obbligo di non alienarli prima dei tre anni. Chi ha responsabilità dirette nella gestione dell’Azienda Italia deve dare il buon esempio e manifestare con fatti concreti la sua fiducia al governo. Agli italiani, ai cittadini come me, dico che anche noi dobbiamo – almeno per una quota del 10% dei nostri redditi annui – acquistare volontariamente titoli di stato che, oggi, offrono un buon rendimento e, tutto sommato, ancora un investimento sicuro, particolarmente se ci fosse questa partecipazione allargata. Diminuirebbero i rendimenti ma aumenterebbe la solvibilità. Tutti ci dobbiamo rimboccare le maniche per uscire dall’emergenza e chi se lo può permettere può fare anche di più! Può dare mandato alla banca per l’acquisto dei Bot, così potrà partecipare al programma di rinascita e risanamento. Il risparmio delle famiglie è il nostro grande punto di forza, che ci fa dire con sicurezza che non siamo a rischio default: i depositi bancari e postali non vincolati ammontano a mille miliardi di euro, quelli totali ad oltre mille cinquecento miliardi di euro, senza contare quelli investiti in titoli. L’Italia è nazione che assolutamente non va paragonata alla Grecia! Prendiamoci, tutti, la soddisfazione di dimostrare che siamo forti! Monti in testa! Mi auguro per il bene dell’Italia che il professor Mario Monti riceva dal presidente della Repubblica l’incarico per formare un nuovo governo: si tratta di una personalità di assoluta autorevolezza, che sa interloquire con la comunità finanziaria internazionale. L’esempio o il segnale l’abbiamo già avuto, la sua nomina a senatore a vita ha fatto reagire positivamente i mercati che l’hanno valutata come l’anticamera della designazione a premier: lo spread ha recuperato circa 100 punti! Il giorno chiave sarà domenica 13 novembre: mi auguro sia l’inizio di una fase nuova di coesione. Anche la Germania si è salvata con la Gross Koalition.

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