Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, la Iaccarino interviene sui Box auto di pertinenza

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Anna Iaccarino

PIANO DI SORRENTO – Tra le ipotesi di condoni e sanatorie che il Governo sta mettendo a punto nel tentativo di raddrizzare la situazione economica dell’Italia, ce n’è una che potrebbe riguardare molto da vicino la Penisola Sorrentina, anche se al momento non se ne parla molto. Alludiamo alla possibilità che venga escluso il vincolo di pertinenzialità per i box auto, cioè che i garage possano in futuro essere venduti anche singolarmente. “Si realizzerebbe il delitto perfetto ai danni del nostro territorio – ha ammonito il Consigliere comunale di Piano di Sorrento Anna Iaccarinociò che aspettano in tanti. Forse è anche questa la ragione per cui ad oggi nessuna amministrazione peninsulare ha avviato una seria verifica dei requisiti di legge ed in particolare se i box realizzati in questi anni siano stati effettivamente messi a pertinenza degli appartamenti. Certo – spiega la Iaccarinoci sarebbe poi da vedere se questa ventilata sanatoria si applicherebbe solo ai box realizzati secondo la Legge Tognoli o anche a quelli realizzati secondo la legge regionale 19/2011, in questo secondo caso si rischierebbe di aprire l’ennesimo scontro istituzionale tra Stato e Regioni, sempre che la Regione Campania intenderebbe poi sollevarlo, ma, visto gli interessi in gioco, ho i miei dubbi in proposito”. Tuttavia al di là dei tecnicismi il rischio sembra tutt’altro che remoto. Per questa ragione il gruppo consiliare di “In primo…Piano” ha deciso di passare al contrattacco e, con una articolata interrogazione, protocollata solo pochi giorni fa, ha chiesto all’Amministrazione guidata dal Sindaco Giovanni Ruggiero di fare chiarezza. In particolare viene richiesto di sapere: quanti permessi sono stati rilasciati a partire dall’entrata n vigore della legge regionale 19/2001; per quanti dei parcheggi per cui è stato chiesto il permesso a costruire, risulta ad oggi avvenuta la chiusura dei lavori e quanti box risultano di conseguenza realizzati; quanti contratti di compravendita sono stati trasmessi al Comune così come prevede la legge e per quanti dei parcheggi realizzati risulta scaduto il termine di trentasei mesi dalla eventuale conclusione dei lavori, termine ultimo procedere alla vendita in regime di pertinenzialità.
Questi primi quesiti costituiscono il corollario alle domande più pressanti e cioè: quante procedure di accertamento sono state effettuate e quante sanzioni irrogate per mancata vendita in regime di pertinenzialità e quante verifiche di osservanza delle disposizioni di cui all’art. 6 comma 7bis e ss. della L. R. n. 19/2001 sono state ad oggi effettuate e quante eventuali sanzioni irrogate.
“L’articolo 6 comma 7 bis e seguenti – illustra ancora la Iaccarino – impone a chi realizza box interrati in aree c.d. verdi, i nostri famosi agrumeti, di provvedere alla conclusione dei lavori alla ripiantumazione delle essenze prima esistenti. E’ inutile che aggiunga altro, l’esito è sotto gli occhi di tutti, basta guardarsi intorno. In molti casi ciò che si vede sono dei tristi pergolati che fanno da guardia ad un po’ di erbacce”.
Purtroppo, nonostante le lamentele di tutti – conclude l’esponente politico carottese – ogni giorno continuano a spuntare garage interrati come fossero funghi e continuano a piovere sul Palazzo Municipale richieste di realizzazione di nuovi box, richieste che, grazie ad una interpretazione, diciamo così, estensiva della norma, trovano quasi sempre il via libera. Noi come opposizione stiamo provando in tutti i modi di porre un argine, ma siamo praticamente con le armi spuntate. Stiamo lavorando ad un nuovo regolamento che disciplini la materia, a breve lo presenteremo in Commissione, ma già sappiamo che la maggioranza ci fermerà ancora, occorre che anche i cittadini inizino a svegliarsi e facciano sentire la loro voce”.

Un commento

  • De Vita Eduardo

    Si,è proprio cosi’ Anna è ora che i Cittadini comincino a far sentire forte e chiara la loro voce di fronte ad abusi portati avanti,in maniera arrogante dall’Amministrazione Ruggiero.Infatti,pur riconoscendo all’Amministrazione le sue prerogative decisionali,non si possono tacere metodologie di gestione della cosa pubblica,che di pubblico non hanno niente.Mai un coinvolgimento dei Cittadini relativamente ad azioni di grande impatto su Territorio,Ambiente,Vivibilità(in questo momento pari a zero)etc.Cittadini,ricordiamoci che tutto l’apparato comunale,sia politico che amministrativo,è nostro dipendente,perchè noi paghiamo tutti con le nostre tasse.Quindi,dobbiamo pretendere che la gestione della cosa pubblica esca dal chiuso del palazzo,dove se la suonano e se la cantano a proprio beneficio ed a quello degli amici,per essere patrimonio di tutti.

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