Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, scontro in consiglio sul trasporto alunni

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Anna Iaccarino

PIANO DI SORRENTO – Per Rosa Russo, neo assessora all’istruzione, l’esperienza alla guida delle politiche per la scuola ha avuto un inizio non brillante se si considerano le polemiche scatenate dai genitori del plesso scolastico dei Colli di Fontanelle infuriati per la decisione della dirigente scolastica di spostare gli alunni a Mortora. A seguire il confronto in consiglio comunale con l’agguerrita esponente della minoranza, la consigliera Anna Iaccarino, che ha portato alla luce gli errori commessi dalla giunta in materia di trasporto alunni. Soffermiamoci su quest’ultimo aspetto della querelle politica nella quale la Iaccarino ha evidenziato che “l’Amministrazione ha approvato lo scorso sei settembre una delibera con la quale nell’istituire il trasporto scolastico per l’annualità 2011/2012 non ha tenuto minimamente conto della legge regionale n. 13, in vigore del 3 agosto scorso che disciplina la materia”. 

Ass. Rossella Russo

Secondo il legislatore la determinazione delle tariffe non compete alla Giunta, ma al Consiglio, ha sottolineato Anna Iaccarino, sottolineando che “solo la maggioranza sembra non conoscere la novità. Inoltre non si è provveduto a fare alcun bando pubblico e, cosa ancora più grave, non si è provveduto alla verifica dei mezzi utilizzati attualmente che, ed è sufficiente guardarli, non rispettano la legge regionale. Non è cosa di poco conto, perché la legge regionale a cui alludo ha inteso porre un freno all’utilizzo di mezzi non idonei”. Ma non è tutto perchè la Iaccarino ha aggiunto: “Se fossero passati in Consiglio, come ribadisco impone la legge, avremmo fatto notare che non può prevedersi il trasporto pubblico a pagamento per quegli utenti che non sono serviti dalle scuole. Mi spiego: nel D.M. del Ministero dei Lavori Pubblici del 18 dicembre 1975  furono fissati i principi di localizzazione (bacino d’utenza) delle scuole stabilendone le distanze ed i tempi massimi di percorrenza che sono per la materna 300 metri, per le elementari 500 metri e  per le medie inferiori 1000 metri. Nello stesso decreto, al fine di evitare un eccessivo frazionamento delle attrezzature scolastiche, inopportuno sotto il profilo didattico ed economico, fu ammessa una deroga purché l’ente obbligato istituzionalizzasse e gestisse un servizio di trasporto gratuito per gli alunni della scuola materna e della scuola dell’obbligo. I suddetti principi ed indici restano ancora in vigore, come all’art. 5 comma 3 Legge 23/96. L’Amministrazione comunale di Piano ha ignorato anche questo.  La spiegazione è semplice – ha concluso la rappresentante del gruppo In primo…Piano – non ci sono soldi. Ci credo, l’anno scorso, siccome si era nell’anno delle elezioni si è garantito gratuito tutto a tutti, quest’anno le elezioni sono passate e sotto a far pagare tutti, anche a chi non dovrebbe”.

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