Sorrento

Rosario Fiorentino: ormai Sorrento è un “malato senza speranza di salvezza”

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Pubblichiamo l’intervento del consigliere Rosario Fiorentino sulle criticità della Città di Sorrento e le inadempienze dell’Amministrazione Comunale.

Fiorentino Rosario

“La gestione amministrativa della nostra città versa in condizioni sempre più gravi, come un malato per il quale non si trova la cura…o quanto meno ci si ostina a non trovarla… Si assiste al proliferare di un coacervo di atti che dimostrano il pressapochismo ed il basso livello della politica locale nell’affrontare questioni importanti per la vita pubblica cittadina. Parliamo in particolare di patrimonio e dello sperpero continuo di denaro pubblico. Se i soldi fossero della propria famiglia come verrebbero spesi? Se i beni patrimoniali fossero di proprietà dei singoli amministratori li darebbero mai in uso gratuitamente? Crediamo che ci siano tutti i motivi per sfiduciare l’assessore al bilancio e alla trasparenza. I recenti provvedimenti di giunta sono gravi e irresponsabili. Assistiamo ormai ad una gestione allegra e per certi versi non rispondente alle procedure di legge ed in alcuni casi con palese danno patrimoniale per il Comune di Sorrento. Ma raccontiamo i fatti e facciamo in modo che siano i cittadini a giudicare.
Partiamo dal Parco giochi Priora.
Uno dei casi più eclatanti di allegra e libera gestione del patrimonio comunale lo ha dato  la vicenda dell’affidamento a titolo gratuito della gestione di un parco giochi realizzato dal Comune di Sorrento in località Priora, Via Cacciatore – ed anche di altre proprietà –  La delibera di G.M. è la n. 79 del 14 aprile 2011. E’ la stessa delibera che parla dell’incuria e dell’indifferenza dell’amministrazione nella gestione dei beni patrimoniali frutto di investimenti e di denaro pubblico che risulta sperperato e lanciato alle ortiche. Nella relazione istruttoria, che fa da premessa all’affidamento, redatta a firma del Dirigente del II dipartimento, si legge che il Comune ha realizzato presso la frazione Priora un parco giochi e che allo stato attuale lo stesso parco è incustodito né tanto meno viene garantita la pulizia e manutenzione e che tutte queste circostanze costituiscono la premessa per l’affidamento dello stesso al Circolo ricreativo Amici di Priora. Quale assurdità in queste righe!!! Com’è possibile che il Comune realizzi un Parco giochi investendo centinaia di migliaia di euro e che lo stesso venga poco dopo abbandonato all’incuria e a se stesso? Ma ancora più assurdo: com’è possibile che l’Ente consideri una sua negligenza, una sua mancanza quale presupposto per l’affidamento  ad un soggetto terzo di servizi che esso stesso volutamente non riesce o non vuole garantire? E ciliegina sulla torta: affidamento, ad un soggetto privato, di un bene comunale, a titolo gratuito…dopo lo sperpero dei soldi per realizzarlo, anche la perdita di valore e dell’occasione di monetizzazione che potrebbe in minima parte derivare dal recupero di parte del denaro perso!!! Qual è la logica presente in tutto ciò se non la solita connivenza e il solito voler favorire gli amici degli amici….?

I lavori alla Chiesa di S.M. Del Toro.
Con delibera di Giunta Municipale del 04/08/2011,con atto n° 177, il Comune approvava un contributo alla Cappella Santa Maria del Toro di 50.000,00 euro dal capitolo 2687 del bilancio 2011. Tale atto è in palese contrasto con le disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia. Ma vediamo i fatti. Con nota acclarata al protocollo comunale in data 15/011/2010 N°40444 don Francesco Saverio Casa nella qualità di parroco ha chiesto con istanza un congruo contributo per le spese di restauro della Cappella di Santa Maria del Toro. Tuttavia, l’assessore al bilancio e al e al patrimonio non ha ritenuto di inserirla nell’assestamento di bilancio del 30/11; i lavori non sono stati contabilizzati e il progetto non risulta essere approvato dalla Giunta pur se la proprietà è del Comune. Allo stato attuale i lavori sono in fase di ultimazione ma le procedure per l’affidamento non sono state eseguite dal comune e con l’evidenzia pubblica così come l’incarico per il progettista. Nel bilancio di previsione 2011 e negli atti all’esame del Consiglio Comunale sui beni patrimoniali alcun riferimento è stato effettuato su tale bene, è stata inserita la possibilità di dover in qualche modo compartecipare alle spese ma cosa diversa contempla il regolamento sulla contabilità. Inoltre, c’è da considerare che nella delibera manca l’istruttoria dell’ufficio e la firma del Dirigente a meno che non si sia disposto diversamente anche sulle procedure da seguire come iter amministrativo. Questa vicenda rappresenta altro esempio dell’allegra gestione del patrimonio comunale e dell’uso del denaro Pubblico non solo non rispettoso delle priorità e dei bisogni ma che prescinde anche dagli obiettivi e progetti che il Comune ha individuato e inteso finanziare.
C’è da considerare anche che il restauro dei beni di proprietà comunale seguono un diverso  procedimento amministrativo e sinceramente  non si comprende come sia possibile che il Dott. Donato Sarno pur non eseguendo l’istruttoria e non firmando alcuni si assumi la doppia responsabilità di parere tecnico e parere contabile su cui occorre fare piena luce.

La lunga odissea dei bagni pubblici in Piazza Tasso .
La mancanza dei bagni pubblici, la loro inadeguatezza e lo stato di incuria in cui essi versavano è stata a lungo la pietra della discordia dell’amministrazione, fino allo stanziamento di oltre 100mila euro per realizzare i necessari lavori nei bagni già esistenti in Piazza Tasso, sotto le scalette di fronte alla ex Discoteca Club. Oggi con delibera GM n. 35 del 7.03.2011 è stata approvata la proposta affinchè i locali dell’ex Telecom  in Piazza Tasso –  angolo Via Correale fossero destinati ad ospitare tra l’altro bagni pubblici. Inoltre, con determina n. 424 del 13.04.2011 è stato affidato all’architetto Viviana Micio l’incarico di procedere a redigere idonea progettazione per un importo di euro 75.000 Perchè questo affidamento cosi veloce da  derogare dalla legge e dal regolamento ? Forse che i tre architetti in pianta organica presso l’Ufficio tecnico non sono stati ritenuti idonei o possessori di requisiti in grado di provvedere alla redazione di un intervento ordinario si da ritenersi in tal modo necessario ricorrere ad una professionalità esterna? Inoltre, ai 75.000,00 euro vanno aggiunti altri 75.000,00 per i costi di intervento, per un totale di ben 150.000,00 per la realizzazione dei bagni ma poi quale livello specialistico deve possedere per fare dei semplici bagni ? Ed ancora se fosse vero che nemmeno un giorno è trascorso per  ottenere l’incarico quando il regolamento stabilisce  criteri e modalità per una scelta quanto più vantaggiosa per l’Ente. E che ne è stato dei 100.000,00 euro già stanziati e spesi? Qualcuno è in grado di dare la seppur minima spiegazione per questo ennesimo sperpero di denaro pubblico ed in misura tanto ingente?

Questo è ciò che accade, e accade sotto gli occhi di tutti. Il silenzio e l’ostinata indifferenza anche davanti alla rilevazione di circostanze così eclatanti e alla portata sono inevitabilmente una forma di complicità ed il terreno migliori per il proliferare di questi episodi sì da renderli sempre più frequenti. Ma la mia speranza è che giorno dopo giorno, la coscienza civica si risvegli prima in pochi fortunati e poi nella moltitudine sì da poter realizzare un giorno una controllata, partecipata e quindi una più equa e corretta gestione amministrativa della cosa pubblica”.

2 commenti

  • vittorio d'esposito

    Invece a Via Palomba-Via Cala, frazione di Casarlano nel 2008 cominciarono i lavori per l’interramento della fogna bianca proveniente da S. Agata, creando ai cittadini della piccola frazione di Casarlano enormi disagi. Disagi che furono affrontati con la promessa di un’adeguamento della strada alle esigenze della frazione, visto che è una stradina rurale larga appena 1,60 mt e se si incrociano un motorino ed un’auto si fa notte per decidere chi deve fare retromarcia. I lavori di interramento sono stati compiuti, il manto della stradina è stato lasciato in una condizione pietosa, pieno di buche e dossi che il percorrerla per noi è diventato un problema , al punto che prima di scendere o salire ci segniamo col segno della croce!
    Ma la cosa più assurda è che l’anno scorso verso marzo in prossimità delle elezioni, comparve un cartello dell’U.T.C. del comune di Sorrento all’inizio della stradina che indicava la data di inizio lavori, la ditta esecutrice etc. Noi eravamo contenti, fiduciosi aspettavamo la risoluzione del nostro problema. Ogni tanto, quando (pioveva) si vedeva anche qualche operaio che faceva finta di scavare, per poi subito scomparire. Fatto sta che finite le elezioni è scomparso anche il famigerato cartello di inizio lavori. OLTRE AL DANNO ANCHE LA BEFFA!
    Io non so chi è il responsabile di questa presa per i fondelli fatta a noi cittadini, certamente quest’azione ha contribuito moltissimo a creare un clima di totale perdita di fiducia nelle istituzioni.
    Eppure la settimana scorsa in occasione della processione della Madonna di Casarlano, sono comparse le bandiere italiane lungo la strada. ALLORA MI SONO CHIESTO, ANCHE NOI SIAMO CITTADINI ITALIANI? QUaLCUNO HA PENSATO BENE INVECE DI SCRIVERE VICINO AL MARMO CHE RIPORTA IL NOME DELLA STRADA “ALIAS VIA BAGDAD”. Strano che i politici al seguito della processione non si siano accorti di questo piccolo particolare, e tanto più delle condizioni disastrose della strada.
    Dopo aver letto le notizie riportate qui sopra, sono ancora più indignato verso questo sistema di sprechi, perche noi con 60,000.000 euro avremmo risolto il problema per l’intera comunità, invece dicono che non ci sono i soldi!
    Scusate il mio sfogo, Vittorio D’Esposito

  • Sorrentino

    A Sorrento è uno scandalo.
    Una guerra tra bande di potere.
    Fate questo benedetto coordinamento delle opposzioni e dateci un sindaco giovane e preparato.

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