Diario Politico©Raffaele Lauro

Mastellone solidarizza con l’iniziativa del Sen. Lauro contro i benefit della casta!

Stampa

Caro Direttore, attraverso il suo sito desidero ringraziare pubblicamente il senatore Raffaele Lauro per la sua ferma, decisa ed ulteriore presa di posizione contro “la casta”. Questa nuova condanna ai privilegi gli fa onore perché anche lui è un parlamentare, quindi desidera avere meno privilegi per lui stesso. Gli italiani sono quasi alla frutta e non ne possono più di vedere i “loro rappresentanti” godersi beati delle ricche pensioni, dei ricchi stipendi e dei ricchi benefici o benefits. Il senatore Lauro ha usato una parola che, purtroppo, è anche a me “ben nota”: l’essere inascoltato.  Lo capisco! Anch’io lo sono! Ovviamente non al livello di cultura e storia professionale pubblica del senatore Lauro, ma nel mio piccolo da almeno sei anni faccio proposte o apro dibattiti che restano …. inascoltati! Il mio articolare sui media e sui blog è per di più una ricerca di un dibattito su proposte, o commenti, o opinioni, o suggerimenti che sono indirizzati verso la “classe politica” locale, anch’essa però, almeno nei miei confronti (onestamente me ne importa ben poco!) poco attenta alla “voce” che viene dal cittadino! I privilegi di cui parla il senatore Lauro stanno provocando una vera e propria rivolta da parte di gran parte dei cittadini italiani contro la politica ed hanno consentito anche all’oramai famoso “Spider Truman” di aprire una pagina sul web in Facebook chiamata “I segreti della casta di Montecitorio”, a oggi ci sono oltre 380mila iscritti! Insomma mai come oggi si cavalca l’onda dell’essere contro la politica! Questo non va assolutamente bene perché una nazione civile e democratica non può essere “governata” senza i politici. Certamente oggi noi vogliamo dei politici diversi, con morale, con etica e con tanta professionalità. Il gruppo citato di Facebook ne ha per tutti!  Spigolando tra i post si «scopre» che certe marche d’auto fanno sconti anche del 20% ai parlamentari e che certe compagnie telefoniche applicano tariffe assai ridotte. Si legge dei barbieri (tutti provenienti dalla stessa regione del presidente della Camera che li assunse) pagati, a detta dell’autore, 11 mila euro al mese. E di poliziotti costretti a fare da chauffeur alle mogli degli onorevoli di giorno e ad accompagnare il deputato di turno dall’amante la sera. Poi il capitolo furti finti: secondo l’infuriato Spider Truman sarebbero decine le finte denunce di furti di computer portatili effettuate dai deputati solo per aver diritto al rimborso e poterne comprare altri. Tra le invettive sono finite anche le scorte di polizia, ottenute molto spesso, a suo dire, grazie a finte lettere di minacce inviate ad hoc magari con l’inserimento nella busta di qualche bossolo. E poi i viaggi gratis per amici e parenti dei parlamentari ottenuti grazie ai punti «Millemiglia» accumulati con i viaggi gratuiti a cui i membri del parlamento hanno diritto. Le rivelazioni sono appena all’inizio, assicura l’anonimo vendicatore. Oggi ad esempio Spider Truman ha fatto “qualche piccato” commento sulla manovra in corso asserendo che la strategia governativa è sempre la stessa: mostrarsi deboli con i forti e forti con i deboli. Centrodestra e centrosinistra sono sostanzialmente d’accordo su questo, come sull’altro punto fondamentale per la risoluzione della crisi economica nel nostro paese: la riforma costituzionale dell’art.81. La proposta al centro della discussione è firmata dal senatore Nicola Rossi del PD che propone di inserire il pareggio di bilancio nella Costituzione Italiana. Una proposta che avrebbe un senso in qualsiasi paese civile, ma non certo nella nostra Italia dove la classe dirigente da 60 anni continua a ignorare e calpestare i principi fondamentali della Carta Costituzionale. Mr. Spider Truman ha anche attaccato Tremonti asserendo che ieri, in una camera semideserta, ha spiegato alle commissioni Finanze e Bilancio come intende rastrellare una  ventina di miliardi dalle tasche degli italiani, dopo il varo solo poche settimane fa di una manovra da 80 miliardi di euro. Tasse ed eurotasse, licenziamenti e precarietà, privatizzazioni e liberalizzazioni (in modo che gli avvoltoi che si sono arricchiti con la crisi possano ora procedere letteralmente a comprarsi pezzo dopo pezzo il nostro belpaese), condoni e tagli alle spese sociali, tagli a tutte le pensioni tranne quelle dei parlamentari.
Che dire? Vedremo! Nei prossimi giorni ne sapremo di più! Al momento non posso far altro che applaudire, di nuovo, all’iniziativa del senatore Lauro al quale mando a dire che se inizia davvero lo sciopero (mi auguro sinceramente di no in quanto vorrà dire che “la casta” si è tagliata i suoi benefits) a Roma, vicino a lui, ci saremo in tanti a scioperare “di fame”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*