Sant’Agnello, Lucia Gargiulo chiarisce perchè ha chiesto al Comune l’accesso agli atti
Agorà ha riacceso i riflettori, per la verità mai spenti, sul caso-Salvati e sulla sua presunta incompatibilità a continuare a ricoprire la carica di consigliere comunale con un intervento che ribadisce la posizione dell’ex presidente del consiglio comunale di Sant’Agnello, ma con la notizia dell’iniziativa assunta da Lucia Gargiulo, consulente del lavoro e prima dei non eletti della lista “Impegno Nascente” alle elezioni dell’aprile 2008.
La signora Gargiulo, secondo quanto anticipato da Agorà, avrebbe infatti richiesto l’accesso agli atti amministrativi, cioè copia della documentazione prodotta dalle parti in causa sull’intera vicenda politico-amministrativa santanellese. Poichè si tratta sicuramente di una novità, per certi versi inattesa, ma che incuriosisce soprattutto gli addetti ai lavori, abbiamo chiesto alla signora Gargiulo di volerci fornire qualche elemento in più sulla sua iniziativa ed ella gentilmente ci ha risposto. “Voglio precisare che da diverse settimane ho letto sulla stampa di me, del mio interesse a voler entrare in consiglio comunale, dei contatti con amministratori di maggioranza e di minoranza…
Sono stata anche interpellata da alcuni di loro su quest’argomento per cui alla fine ho deciso di volerci veder chiaro, com’è nel mio diritto e perchè credo non si possa continuare liberamente a parlare di qualcuno soprattutto quando questo qualcuno è all’oscuro di tante situazioni e non è artefice di alcuna iniziativa – esordisce Lucia Gargiulo – Per questo, mettendo al bando le chiacchiere, troppe per la verità, ho semplicemente richiesto al Comune di Sant’Agnello come persona direttamente interessata, di conoscere come stanno le cose in base agli atti che sono stati prodotti da tutte le parti in causa. Un modo, penso corretto, di capire che cosa è effettivamente successo, se le procedure sin qui osservate sono corrette, se non sia stato eventualmente leso, anche involontariamente, qualche mio diritto. Tutto ciò a prescindere dalle persone, dalle parti che si contendono non ho capito bene che cosa, dagli interessi in campo, ma solo per rispetto delle mie prerogative e, mi sia consentito, anche di quelle pari opportunità di cui tutti si riempiono la bocca e che poi nei fatti non vengono rispettate. In questo senso penso che una presenza femminile al Comune di Sant’Agnello non guasterebbe e sarebbe nel pieno rispetto della legge, o no?“. Ma dicono che lei vuole prendersi il seggio di Salvati facendolo decadere? “E’ semplicemente una sciocchezza perchè io non voglio prendere il seggio di nessuno e non sono certamente io a far decadere Salvati il quale ha attivato una procedura che ha un proprio iter e che tutte le parti devono rispettare, in primis il Consiglio Comunale che è l’organo preposto a pronunciarsi sulla decadenza di un consigliere una volta che gli ha contestato l’incompatibilità. Poichè non ho informazioni precise sull’argomento, tranne quelle che ho appreso dalla stampa o da qualche premuroso amministratore comunale, voglio vederci chiaro in modo che tutto avvenga secondo regola. Cioè, se Salvati è decaduto, ha sbagliato il Consiglio comunale a non farmi ancora entrare in consiglio nei termini di legge e quindi il mio interlocutore, nel caso specifico, non è Salvati, ma il Consiglio comunale di Sant’Agnello che ha degli obblighi da osservare e che sicuramente non può esercitare una discrezionalità laddove questa non è prevista o avallare un’irregolarità se tale dovesse risultare dalle carte. Quindi Salvati decade o non decade a prescindere da me… Il problema è invece se qualcuno forza la legge per impedire che Salvati sia decaduto…In questo caso si sta ledendo un diritto terzo, cioè il mio che sono prima dei non eletti dell’ex lista Impegno Nascente”.
Perchè parla di ex lista? “Per il semplice motivo che mi sembra che all’indomani delle elezioni i consiglieri eletti hanno preso ognuno la strada che più gli interessava, senza confrontarsi con gli altri candidati che proprio perchè hanno concorso alla competizione elettorale comunque sarebbero dovuti essere tenuti in una benchè minima considerazione. Invece niente più! Mi sembra che oggi la nostra ex lista si sia divisa in più gruppi: Antonio Coppola e Agnello Marone formano un gruppo che conserva il nome della lista; Giovanni Salvati e Mario Coppola hanno costituito un altro gruppo che mi sembra si chiami Liberi Cittadini; Salvatore Guarracino è addirittura passato in maggioranza…Insomma, tanto per capirci, di quell’esperienza cui abbiamo accettato di partecipare non è rimasto nulla e ognuno ha pensato ai propri interessi politici. Mi sbaglio? Allora stando così le cose credo che io abbia operato nella più assoluta trasparenza e legittimità al solo scopo di tutelare il mio buon nome, visto che continuano a tirarmi in ballo, e anche i miei interessi di candidata prima non eletta che qualcosa al proprio Paese e alla propria comunità, se dovesse entrare in consiglio comunale, ce l’ha da dire e da dare! Credo che non giovi a nessuno tarsformare sempre e tutto in guerra…Oggi ci sono problemi seri ad amministrare un Comune e credo nessuno abbia la bacchetta magica o la ricetta giusta in assoluto…Sarebbe bello che prevalessero gli interessi generali e che tutti collaborassero per far funzionare il Comune e per mantenere alto il buon nome di Sant’Agnello…Forse questo spirito dev’essere recuperato e non è detto che un donna in consiglio comunale non possa aiutare a riscoprire certi valori“. Allora ci tiene a entrare in questo consiglio comunale? “Se è un mio diritto allora sicuramente ci tengo, come ci terrebbe chiunque altro, o no? Se così non fosse non mi strappo mica i capelli per la disperazione! Scherzi a parte, credo che una volta che avrò le carte le potrò visionare e consultarmi con un amministrativista per valutare se c’è stata violazione di qualche diritto e comportarmi di conseguenza. Tutto il resto non mi appartiene e anzi ci tengo assolutamente a restare estranea alla dialettica politica locale fino a quando non sarà chiarita per bene la vicenda, altrimenti parliamo del nulla e sicuramente si finisce involontariamente per dire qualche parola in più del dovuto. Ho accettato di rispondere a questa intervista solo perchè appena ieri mattina ho presentato al Comune questa richiesta di accesso agli atti, senza parlarne con nessuno e senza farne pubblicità, e oggi mi ritrovo di nuovo sulla stampa senza che nessuno mi abbia neanche interpellata per sapere direttamente la mia versione sui fatti. Così ne approfitto e vi ringrazio per l’opportunità che ho avuto di chiarire come stanno le cose”. PiP© Copyright