Sorrento

WWF, rifiuti bruciati nell’area marina di Punta Campanella

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VICO EQUENSE – Con nota inviata alla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, all’ A.M.P. Punta Campanella, al Parco Regionale dei Monti Lattari, al Corpo Forestale dello Stato di C.Mare di Stabia, al  Sindaco di Vico Equense e al Comando Polizia Municipale di Vico Equense, il WWF Penisola Sorrentina ha denunciato l’attività di combustione rifiuti sulla spiaggia di Tordigliano nel Parco Marino Punta Campanella.

rifiuti inceneriti

“Nel pomeriggio del 20.06.2011 a seguito di segnalazione pervenuta al WWF – raccontano i volontari dell’associazione – ci siamo recati nella località denominata Tordigliano a Vico Equense, in zona C dell’Area Marina Protetta Punta Campanella, e abbiamo documentato con foto e video la presenza, sulla spiaggetta detta “dei pescatori”, di un signore anziano di corporatura grossa con capelli bianchi che era intento a gettare in un falò acceso in riva al mare ogni sorta di rifiuti: bottiglie, plastica, lattine, buste con spazzatura, polistirolo, ecc. Il falò ha bruciato per oltre un’ora provocando una grossa colonna di fumo denso e di colore nero visibile anche dalla strada. Abbiamo quindi contattato il 1530 segnalando i fatti…poi siamo rimasti sul posto ma non c’è stato nessun intervento e alle 19 siamo andati via.” “La combustione di rifiuti in riva al mare ha provocato di fatto una pericolosa dispersione nell’ecosistema di fumi e ceneri contenenti diossina – dichiara Claudio d’Esposito presidente del WWF Penisola Sorrentina – con conseguente grave inquinamento dell’aria e delle acque marine in zona C del Parco Marino e la cosa appare ancora più grave se si considera che l’accensione di falò e roghi in tale periodo rappresenta un rischio reale per l’attecchimento di incendi boschivi all’interno del Parco Regionale dei Monti Lattari. C’è da sottolineare inoltre che analoghe segnalazioni sono giunte più volte anche in passato. L’atto di incenerire i rifiuti sulle spiagge di Tordigliano nell’intento di disfarsi di tali oggetti è infatti usanza diffusa tra taluni frequentatori abitudinari dell’area. Spesso i rifiuti sono trasportati da bagnanti che sbarcano direttamente da mare e dagli stessi pescatori, che hanno provveduto da tempo ad allestire baracche e ricoveri più o meno improvvisati e/o abusivi. In una recente pulizia effettuata dai volontari della nostra associazione, sulla spiaggia e lungo il sentiero, sono stati recuperati quintali di rifiuti tra cui: un tavolo costruito con ferri e legni legati assieme con tanto di sedie e tovaglia ben nascoste nelle cavità di una grotta e poi, ancora, un rottame di cucinino con relativa bombola di gas, taniche in plastica, bombolette di gas da campeggio, remi di barche, assi in legno, reti, corde, barattoli di vernice arrugginiti ancora pieni del loro contenuto, galleggianti in polistirolo, batterie di auto, lampadine, bottiglie in plastica e vetro, pentole, piatti e bicchieri, indumenti, carte e cartacce, rifiuti organici e sacchetti ricolmi di ogni cosa.”

Per tutti questi motivi il WWF Penisola Sorrentina ha chiesto, a ciascuno per quanto di competenza,

– di svolgere ogni indagine atta ad individuare i responsabili della combustione di rifiuti;
– di promuovere periodici controlli dell’area;
– di assicurare un pronto intervento alle chiamate e/o solleciti dei cittadini;
– di promuovere ogni azione mirante alla pulizia e bonifica del sito, come pure al controllo della legittimità urbanistica delle varie baracche e manufatti;
– di prevedere l’allestimento di idonea tabellazione da allocare sugli scogli e sulle spiagge dell’Area Marina Protetta Punta Campanella (quelle accessibili e non interdette da ordinanze) per spiegare a bagnanti, turisti e pescatori quali sono le attività che si possono o meno svolgere in quella zona del Parco;
– di valutare l’ipotesi di provvedere all’allocazione sulla sede stradale di appositi contenitori per la raccolta differenziata, previo accordo con le ditte di recupero e smaltimento e anche in collaborazione con i comuni  limitrofi (Piano di Sorrento e Positano).

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