Campania,  Diario Politico©Raffaele Lauro

Indagine Sociale, un nuovo magazine in penisola sorrentina

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Da qualche giorno è in distribuzione gratutiamente il numero zero di ISIndagine Sociale – il nuovo magazine diretto da Francesco Di Maio ed edito dalla Cooperativa Sociale Prisma presieduta da Michele De Angelis. Formato quadernone il primo numero è una monografia dedicata al tema acqua, in uscita con il referendum popolare cui l’editore invita a esprimere un voto di abroigazione (SI), piuttosto un approfondimento della situazione nell’area costiera e delle funzioni svolte della GORI. De Angelis spiega le finalità del progetto editoriale di IS che “…vuol essere un mensile d’inchiesta sociale, un luogo nuovo guidato da giornalisti e aperto al contributo di istituzioni universitarie e scientifiche, cittadini, volontari, operatori sociali, fotografi, studenti, in grado di proporre una visione adeguata ad affrontare la complessità emersa via via negli ultimi decenni, poiché la “modernizzazione senza sviluppo”, che si è realizzata in penisola sorrentina, come nel resto del meridione, ha reso queste terre solo più povere, recidendo relazioni, distruggendo bellezza, indebolendo il senso stesso di comunità, sottraendo beni di tutti alla fruizione dei cittadini. La perdita di saperi collettivi condivisi (intesi come disponibilità di informazioni dotate di senso, organizzate con modelli complessi e collegate a precisi contesti riconoscibili), ha indebolito la stessa struttura democratica di queste comunità come dell’intero paese. La democrazia, infatti, ha una “struttura” fragile perché soggetta ad attacchi sia interni che esterni ed entra in crisi quando si produce nelle comunità un deficit di conoscenza, ovvero di capacità di comprendere i fatti alla luce di criteri in grado di ordinare i contenuti in un insieme razionale. ma la conoscenza non è né un bene privato (solo mio o dell’altro) né un bene pubblico (per esempio demaniale). si tratta invece di uno di quei beni comuni (commons) che non sono fungibili, né contendibili in quanto privi di sostituti o surrogati e per questo sono beni di tutti. Per tale motivo è per noi urgente attivare un “principio sociale” che metta in connessione le risorse migliori di questa terra per poter: costituire un “editore indipendente” che utilizzi software open source per generare conoscenza del territorio; creare un portale e un web magazine per la diffusione della conoscenza; creare una rete di attori sociali che sostengano l’”editore indipendente”; consegnare al territorio competenze sull’inchiesta sociale e l’uso dell’open source; sviluppare responsabilità sociale nei confronti del proprio territorio e della propria comunità; concorrere a sviluppare capitale sociale; e proprio in ragione di tale visione che sono convinto che sia indispensabile votare quattro volte si ai quesiti referendari
del 12 e 13 giugno poiché in discussione non è solo l’uguaglianza di tutti cittadini rispetto alla legge, la pubblicità dell’acqua o la pericolosità delle centrali atomiche ma è molto di più: la democrazia nel nostro paese”. In bocca al lupo al direttore Di Maio per questa nuova avventura editoriale che, stando alle premesse, non dovrebbe deludere le aspettaive.

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