Campania,  Sorrento

Miserere, le tradizioni pasquali in Costiera. Venerdì 15 la presentazione con il Sen. Lauro

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Miserere

SORRENTO – In preparazione della Settimana Santa in Penisola Sorrentina, il senatore Raffaele Lauro presenta il libro “Miserere – Il canto dei penitenti redenti in Cristo” di don Francesco Saverio Casa e di Giovanni Petagna, edito dalla Stamperia Grafica Petagna. L’appuntamento è per Venerdi 15 aprile 2011, alle ore 16.00, a Sorrento, nella Chiesa dei Servi di Maria, in via Sersale. Coordinerà i lavori il dott. Diodato Morvillo, confratello dell’Arciconfraternita della Morte. Porteranno i saluti il Priore del Sodalizio, ing. Antonino Persico, ed il Sindaco di Sorrento, avv. Giuseppe Cuomo. Interverranno don Francesco Saverio Casa ed il confratello professor Vincenzo Russo. Concluderà il senatore Raffaele Lauro. Questo libro, in una elegante veste tipografica, corredata da una preziosa documentazione fotografica, riguardante le processioni dell’Addolorata e del Cristo Morto, organizzate dalle Arciconfraternite della Penisola Sorrentina, non è un semplice ritorno al passato, ma, come scrive nella prefazione il Direttore dell’Ufficio Confraternite della Diocesi, don Antonino Minieri, può diventare “un’apertura al futuro, che permetta alle nostre care confraternite di essere ancora presenze significative nella chiesa locale e, più in generale, nella società. Le tradizioni non vanno perse, ma non possono neppure essere portate avanti senza un reale coinvolgimento di chi vi partecipa. L’opera di ricerca degli autori aiuterà chi canta il Miserere e chi ascolta a fare entrare nel cuore le parole del canto e ad andare in processione con un nuovo entusiasmo, dando alle nostre tradizioni la possibilità di essere ancora strumento di evangelizzazione per il nostro tempo.”

LE PROCESSIONI DEL VENERDI SANTO E IL MISERERE

Le due principali processioni del Venerdì Santo, che si svolgono  a Sorrento, sono la processione dell’Addolorata o della “Visita ai sepolcri”, organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Monica, detta de’ Cinturati, e la processione del Cristo Morto, organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita della Morte. La sfilata è aperta da una banda musicale che suona solenni marce funebri: le musiche composte da diversi autori (tra cui Chopin) accompagnano l’incedere lento degli incappucciati. Il cuore delle processioni è il coro del Miserere: un gruppo di circa 200 cantori intona in stile gregoriano i versi in latino del salmo 50. Questa tradizione nasce a Sorrento nel 1500, quando si iniziò a cantare il Miserere che, originariamente, a Roma veniva  declamato. La processione del Cristo Morto si svolge la sera, sfilando tra le strade, ed i fedeli portano a spalla la statua del Cristo Morto e Deposto, seguita dalla Addolorata che piange il figlio morto. Anche in questa processione sono esaltati i “martìri” di Cristo, come i chiodi della croce, la lancia che lo trafisse al costato, i trenta denari che portarono Giuda a tradirLo. Questi simboli vengono esaltati, ancora una volta, dall’eliminazione dell’identità del partecipante, a volto coperto, che indossa un saio nero. La Venerabile Arciconfraternita della Morte, di San Catello e Congregazione dei Servi di Maria, tra le Confraternite ancora esistenti in Penisola Sorrentina, è la più antica. La sua origine infatti risale al 1380 con il nome di “Confraternita di San Catello”, in seguito aggregata all’ Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte di Roma nel 1586; ed, in questa occasione, affiancò alla sua vecchia denominazione quella della “Morte”. Da quella data comincia l’attività propria delle Compagnie della Morte ed Orazione che tanto si sono sviluppate in Penisola Sorrentina. La sua sede cambiò nel corso dei secoli: nel 1568 passò dall’ attuale refettorio di S.M. delle Grazie, alla chiesa di S. Marco, in via Pietà e, nel 1865, proprio la Chiesa della Congregazione dei Servi di Maria (eretta nel 1717) divenne la sede della Confraternità di San Catello e della Morte e, tre anni dopo, nel 1868 furono incorporati i due pii sodalizi. Il saio che viene indossato dai confratelli varia, a seconda che essi rappresentino la Congregazione dei Servi di Maria, oppure l’ Arciconfraternita della Morte. Nel primo caso esso è bianco, con cordone azzurro, nel secondo caso, invece, il saio è completamente nero, con cordone dello stesso colore. La Chiesa dei Servi di Maria, nota anche come Congregazionella, custodisce, tra l’altro, la magnifica statua lignea (secolo XVI) del Cristo Morto, che viene portata in processione il Venerdi Santo, oggetto di grandissima devozione da parte dei fedeli sorrentini e dei fedeli di tutto il mondo.

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