Piano di Sorrento

Giovani in Movimento, per d’Aniello tutto si gioca sulla trasparenza nella P.A.

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Giovani in Movimento

PIANO DI SORRENTO – Il movimento civico fondato da Antonio D’Aniello, che presenterà una propria lista alle amministrative di maggio, punta sulla trasparenza della vita amministrativa le chance di successo elettorale. “I giovani in movimento pensano che sia indispensabile porre al centro il tema della Trasparenza. I cittadini devono poter controllare l’attività di chi hanno votato.  Il cittadino ha il diritto di sapere se la persona che ha votato effettivamente svolge il suo lavoro oppure sta lì per scaldare la sedia? E chi viene votato per rappresentare il paese nelle sue istituzioni ha o non ha il dovere di svolgere la sua attività con dedizione e meticolosità per cercare di rendere il suo paese un paese migliore, oppure deve essere votato a scatola chiusa per poi, con dei giochi di prestigio passare dall’opposizione alla maggioranza o dalla maggioranza all’opposizione senza che nemmeno lui, forse, si sia accorto di niente? 

Antonio D'Aniello

Uno strumento per controllare l’effettiva attività dei consiglieri comunali è l’anagrafe pubblica degli eletti che in particolare prevede che sul sito del Comune siano disponibili di ciascun eletto al consiglio comunale: Lo stipendio, i rimborsi e/o i gettoni di presenza percepiti a qualsiasi titolo dal Comune; il registro delle spese, comprensive delle spese per lo staff, spese per l’ufficio, spese per viaggi sia dell’eletto che dello staff, spese telefoniche e dotazione informatica, spese varie. Gli atti presentati. Il quadro delle presenze ai lavori dell’istituzione di cui fa parte e i voti espressi sugli atti adottati dalla stessa .  Inoltre si richiede la diffusione per via telematica dell’elenco delle ditte fornitrici e delle consulenze, delle delibere approvate e degli altri atti del Comune, dei bandi e degli esiti di gara. E ancora l’’elenco delle proprietà immobiliari del Comune e la loro destinazione d’uso ed un elenco in merito all’intera attività degli incarichi esterni. Soltanto con una reale partecipazione dei cittadini è possibile una reale democrazia. Sempre nell’ambito della trasparenza riteniamo inaccettabile l’affidamento diretto delle villette comunali in quanto riteniamo decisamente discutibile il principio per cui si decide la persona a cui si deve affidare la gestione di uno spazio pubblico comunale e gli si cuce addosso il vestito, la cooperativa di tipo b, per far si che sia lui l’indiscusso gestore di quello spazio comunale.  A nostro avviso se si decide di affidare in gestione uno spazio pubblico, si fa un bando pubblico (non ad personam) in modo da permettere a chiunque possegga i requisiti del bando di poter partecipare ed in base a dei requisiti di merito e non di conoscenza assegnare quindi la gestione dello spazio oggetto del bando. Un esempio di requisiti potrebbe essere la giovane età dei partecipanti. Per quanto riguarda l’affidamento in gestione di spazi che permettono al gestore un’elevata redditività (ad esempio campetti in Via delle Rose) riteniamo opportuno sostituire il criterio dell’affidamento diretto, al fronte del quale il gestore paga una quota mensile irrisoria rispetto ai guadagni, con un “asta per l’ affitto”. In modo tale da dare in gestione lo spazio a chi offre di più e quindi rimpinguare le casse comunali. Ovviamente tutto ciò presuppone che gli spazi pubblici, le ville comunali dovrebbero trovarsi in uno stato discreto o perlomeno che non sia di tristezza assoluta, come la villa in via San michele poco prima del ponte della stazione per capirci, che ha ricevuto già dei fondi dalla comunità europea senza essere stata riqualificata. Poi se vogliamo fare parcheggi ovunque ci sia un pezzo di terra allora è un altro discorso“.

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