Sant'Agnello

Sant’Agnello, Salvati replica a Orlando e annuncia: “chiederò al Prefetto la rimozione del Sindaco”

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Gianni Salvati Presidente CC

SANT’AGNELLO – Esplode la polemica sulla sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale richiesta dalla maggioranza e dopo l’anticipazione dell’iniziativa pubblichiamo la replica dell’interessato, il Presidente Gianni Salvati.

Ormai è consuetudine post natalizia (lo scorso anno così come quest’anno!) che il primo cittadino, una volta tornato dalle vacanze, cerchi il pretesto per distogliere l’attenzione dei suoi concittadini dai problemi reali del paese con argomenti che possono appassionare l’opinione pubblica…. …E quale migliore occasione di una mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Comunale, reo di aver convocato un consiglio comunale in sua assenza! Innanzitutto mi auguro che i lettori di questo blog siano a conoscenza, che il primo cittadino, superbo campione di corretta istituzionale, preferisce anticipare alla stampa ed ai blog informatici notizie come una motivazione di sfiducia, con tutti i suoi contenuti, piuttosto che notiziare il diretto interessato che ancora non conosce ufficialmente questo suo pregevole atto, visto che è stato deciso venerdì scorso,a tarda sera nel corso di una riunione di maggioranza! Ma tant’è! Voglio anticipare e far conoscere anche ai lettori che mi recherò personalmente dal Prefetto di Napoli per richiedere la rimozione del primo cittadino, in quanto pericoloso per la democrazia e niente affatto affidabile per le numerose falsità che esprime senza pudore. La prima riguarda uno dei famosi sette punti che la mozione propone a mio danno, relativa alla frettolosità ed all’assenza di urgenti motivazioni con la quale avrei convocato il Consiglio comunale. Il primo cittadino omette di dire che lo scorso 6 dicembre un quinto dei consiglieri comunali di S.Agnello, ai sensi dell’art.9 del regolamento per il funzionamento del C.C. richiese la convocazione della massima assise con specifici argomenti e che lo stesso art.9 prevede che il Consiglio Comunale venga espressamente effettuato entro 20 giorni dalla richiesta. Per non parlare poi della conferenza dei capigruppo consiliari che si tenne un’ora prima della seduta, alla quale partecipai e che espresse forti dubbi circa le motivazioni di postecipazione del consiglio, così come richiesto da Orlando e che altro non era se non una volontà di sottrarsi al confronto democratico, visto che erano tutti in sede i consiglieri comunali. Ma non è la sola falsità che Orlando cerca di propinare! Il sindaco dimentica di dire che, relativamente alla formulazione degli argomenti richiesti dalle opposizioni consiliari, espressa in maniera irrituale e non contemplata dal vigente regolamento (che niente recita al riguardo!) nulla ha eccepito la Segretaria Comunale, se non lievi perplessità,f ugate definitivamente anche da un parere espresso per iscritto dall’Avv.Ferdinando Pinto, consulente del Comune ed ex Sindaco di Sorrento, che ha ribadito la sovranità assoluta del Consiglio Comunale al riguardo. Ulteriore bugia riguarda il punto relativo al dispregio di regole di correttezza istituzionale di cui mi sarei macchiato, in riferimento ad una nota, trasmessami il giorno 3 Gennaio, in occasione di ulteriore seduta di consiglio comunale di prima convocazione, dallo studio legale Pinto ed a conoscenza dei soli consiglieri di opposizione. Orlando dimentica di aggiungere che quella nota, agli atti del Comune e della Segretaria, era stata portata a conoscenza dei consiglieri intervenuti al consiglio comunale del 3 gennaio scorso che guarda caso erano solo quelli dell’opposizione, mentre il giorno successivo, in occasione della seconda convocazione del consiglio, venne letta a tutti i consiglieri comunali presenti. Che colpa ne ho io se l’opposizione preparò in fretta e furia una nota al riguardo per la seduta del giorno dopo? Anche la maggioranza, se fosse stata presente, avrebbe potuto formulare le proprie osservazioni e poi ci si dimentica che la nota era agli atti del Comune e quindi anche altri consiglieri avrebbero potuto prenderne nota se lo avessero voluto. Quanto poi all’inserimento inopinato nell’ordine del giorno di un argomento richiesto dalle minoranze e pervenuto solo due giorni prima dell’effettuazione del consiglio, cosa avrebbe fatto il primo cittadino, avrebbe convocato un’ulteriore seduta per un solo argomento, sperperando altri soldi pubblici? Questi i fatti anche riguardo all’accusa di disapplicare il regolamento in maniera fiscale, quasi fosse una colpa il concedere la parola a tutti per esprimere la propria opinione senza inasprire il clima politico, già piuttosto teso tra le parti! Queste le gravi colpe di cui mi sarei macchiato e per le quali mi rivolgerò al Prefetto di Napoli per richiedere la rimozione di un sindaco, affetto da manie di persecuzione tanto da vedere complotti ovunque, di un Sindaco che disprezza la sovranità del Consiglio Comunale e che altera la realtà. Notizierò anche S.E. il Prefetto circa la mia volontà di richiedere un cospicuo risarcimento morale e materiale (da devolvere in beneficenza!) ai sottoscrittori di questa seconda ed immotivata mozione di sfiducia, in quanto si può ravvisare, da parte del Sindaco e della maggioranza , una precisa volontà di intimidire la mia funzione istituzionale ed anche perché gravemente lesiva della mia immagine personale e politica“.
Gianni Salvati, Presidente del Consiglio Comunale di S.Agnello

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