Sant’Agnello, il Presidente Salvati replica al Vice sindaco Gnarra
Dal Presidente del Consiglio Comune di Sant’Agnello, Gianni Salvati, riceviamo e pubblichiamo.
“Caro direttore, ancora una volta debbo registrare un intervento lesivo delle mie prerogative istituzionali, espresse platealmente e scorrettamente dal vice sindaco Gnarra, che sul tuo blog mi invita ad essere più super partes, parola che per lui, come per il Sindaco Orlando, significa esattamente il contrario del vero significato ovvero essere schierato con una parte e per la precisione con la maggioranza! Poco importa se in ossequio a tal principio viene leso il principio di democratica partecipazione ai lavori consiliari, così come accaduto il 23 dicembre scorso, allorchè tutti i consiglieri di maggioranza di S.Agnello, erano in sede ma si sono guardati dal partecipare, ad eccezione del Sindaco e del capogruppo di maggioranza Gaetano Maresca. Poco importa se il Sindaco, solo mezz’ora prima dell’orario fissato per la seduta di consiglio, aveva chiesto una riunione con i capigruppo ed il sottoscritto, per chiedere di rinviare la seduta(avrebbe, per decenza, potuto convocare i capigruppo il mattino o qualche giorno prima del termine fissato per la seduta e concordare eventualità modalità di rinvio del Consiglio!). Poco importa se, in quella circostanza, nessuna motivazione valida se non quella di sottrarsi ad un confronto politico con l’opposizione, era stata addotta da Orlando per la giustificazione del rinvio della seduta consiliare. Evidentemente per Gnarra come per Orlando venire in Consiglio, rappresenta un inutile e fastidioso fardello oltre che una scocciatura e vorrebbero che il Presidente del Consiglio comprendesse questa loro esigenza, condivisa anche da altri esponenti di maggioranza. Non interessa minimamente a nessuno che il Consiglio Comunale è l’unico luogo deputato in cui si devono affrontare i problemi reali della gente e dare adeguata soluzione. Chiusi nella propria torre eburnea trovano comodo e semplice scagliarsi contro il sottoscritto, reo di fare il proprio dovere convocando le sedute consiliari come prescrivono i regolamenti vigenti. E poco importa a chicchessia che anche le opposizioni hanno i propri diritti di esprimere le proprie considerazioni sui problemi del paese nel posto previsto dalla Costituzione italiana,il Consiglio Comunale!Penso proprio,a tal proposito, che non sarò mai un buon presidente super partes se questo significa ignorare i diritti di parte dei consiglieri comunali. E si smetta, in tempi di crisi come quella che investe l’intera Nazione, a dire che non tutti sono presenti perchè tempo legittimo di vacanze,visto che abbiamo scelto, spontaneamente di essere al servizio dei cittadini! Nessuno di noi è stato costretto a candidarsi e se sono cambiate le condizioni e le circostanze, è meglio lasciare il posto a chi ha tempo e voglia di sacrificarsi per il paese”!
Gianni Salvati Presidente del Consiglio Comunale di S.Agnello
2 commenti
AntonioS
Mi sembra di ascoltare sempre la stessa litania, invece di collaborare a risolvere i problemi di S.Agnello. Vi ritenete migliori degli attuali assessori? Quando vi presenterete alle elezioni e le vincerete vi metteremo tutti alla prova. A leggere sui blog e sui giornali andrebbe tutto male a Sant’Agnello, ma non è così. Su positanonews addirittura abbiamo letto una lettera che annuncia l’avvento di tal Caputo per risolvere tutti i problemi di Sant’Agnello. L’ex assessore Castellano ha scritto che prima con Sagristani litigava e veniva punito sulla sua attività, poi ha fatto pace e ora vuole rovesciare Orlando quando prima pure ci andava a braccetto. Mettetevi daccordo prima voi, visto che non avete fatto il ribaltone, siete arrabbiati e non avete i voti per vincere.
ivan
Credo che l’intervento di Salvati non faccia una piega, ma con questo non voglio dar torto a Gnarra, piuttosto c’è da rimarcare un atteggiamento, a dir poco ambiguo, da parte di quelli che dicono di essere in maggioranza ma non sono capaci di esprimerlo a pieno. Non ci si deve meravigliare se l’opposizione – quella uscita dalle urne – provochi Orlando e cerchi di metterlo in difficoltà. Cosa più grave è che la maggioranza, evidentemente, non riesce ad imporsi come tale, mostrandosi debole ed inconsistente. Forse sarò ripetitivo, ma Orlando ha avuto pieno mandato a governare per cinque anni. Ma chi è venuto meno agli impegni presi con l’elettorato, abbia il coraggio di uscire allo scoperto e se ne assuma la responsabilità. A quel punto sarà Orlando a trarne le dovute conseguenze.