…Vajassa…dice Mara ad Alessandra! Nel libro della Morvillo la vera identità della stagione berlusconiana!
Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, ha apostrofato la collega di partito Alessandra Mussolini (che l’aveva accusata di flirtare politicamente con Italo Bocchino fotografandola col telefonino mentre i due parlamentari discutevano a Montecitorio) col termine di Vajassa…Sei una vajassa…ha detto la Mara all’Alessandra che è andata su tutte le furie promettendo di restituirle pan per focaccia non appena incrocerà la Ministra con gli occhioni da cerbiatta…
E’ forse questa l’immagine più realistica della fine dell’impero berlusconiano perchè lo scontro tra le due Parlamentari è scaduto a un livello così basso che conferma soltanto la natura effettiva di questo potere e di questi personaggi che, per volontà di Dio Silvio, hanno potuto indossare i panni di servitori dello stato, addirittura quelli da ministro. La loro vera natura, ancorchè soffocata, alla fine prevale e presto lo scontro giungerà a livelli così bassi e vergognosi da farci vergognare di aver retto fino a tanto questa “repubblica delle veline” volendo prendere a prestito la felice intuizione della giornalista Candida Morvillo (direttopre di Novella 2000) che nel 2003 mandava alle stampe il suo libro intitolato appunto “La Repubblica delle Veline” (Rizzoli edizioni) col quale disegnava, in epoca non sospetta, l’Italia berlusconiana e la sua corte, con i Lele Mora e i personaggi di una corte che ha immolata la repubblica italiana sull’altare della bella gnocca promossa a parlamentare, a ministro e donna di stato, fino alla Ruby dei giorni nostri… La crisi che ha investito la Carfagna, berlusconiana doc, che si risveglia dal sogno e ha voltato le spalle al Principe, spingendola ad annunciare le dimissioni dal governo e dal parlamento in nome di una moralità che nel PDL è solo chimera, è stata rappresentata in questo libro che ci ha predetto il destino del belpaese, rimanendo però inascoltato, come accade ad ogni cassandra di ieri e di oggi…purtroppo! Vajassa alla Mussolini, detto dalla Carfagna, salernitana, assume un significato tutto speciale perchè esprime senza ombra di equivoci o di dubbio quelle che sono le idee, e quindi le opinioni, di una donna rispetto ad un’altra donna, con la differenza che la prima si è riscattata dal Sovrano e si permette il lusso di rimbeccarlo, la seconda si è asservita al Sovrano incapace di far valere qualsiasi ragionamento di natura politica, ma prestandosi a fare, come la Santanchè, le schiave pronte a tutto del Premier…