Albergatori: “Rifiuti? Addio Turismo…”
Il messaggio del presidente di Federalberghi, Costanzo Iaccarino, lanciato dalle pagine de “La mia Penisola” (in edicola da oggi), non sembra affatto una provocazione, ma assume piuttosto i contorni di un vero e proprio allarme. Il “numero uno” degli albergatori parla apertamente di una “mazzata finale” al comparto turistico locale, qualora anche la costiera sorrentina dovesse ritrovarsi con le strade seppellite di rifiuti, e con turisti e cittadini costretti ad autentici slalom tra i sacchetti. Uno spettro che rischia di materializzarsi già da gennaio 2011, quando, senza alternative all’attuale circuito di conferimento di rifiuti, le discariche tracimeranno di “monnezza”. E legittimamente, Costanzo Iaccarino parla di “morte del turismo” e di conseguenze devastanti sotto il profilo dell’occupazione. Si tratterebbe, infatti, di un’emergenza sociale, che rischia di mettere a repentaglio gli equilibri economico-familiari di centinaia di lavoratori-dipendenti, già profondamente segnati dalle ricadute in ambito locale di una recessione economica a carattere globale, che stenta a rientrare. E la flessione verticale del movimento turistico comporterebbe una serie di risultanze negative non solo per l’industria dei viaggi (agenzie e strutture ricettive) ma anche per altri comparti: commercio, trasporti, servizi portuali, ristorazione, artigianato, cultura… Un effetto “domino” che gli operatori della costiera sorrentina vogliono a tutti i costi evitare, anche perché il comparto è già chiamato a fronteggiare una serie di ataviche emergenze, come la mobilità, la qualità dei servizi, la sicurezza. Tra queste, anche la crisi finanziaria che sta attraversando il mercato britannico, storico partner turistico della costiera sorrentina, che ha indotto albergatori e agenti di viaggio di Sorrento e dintorni, a iniziare lentamente quel processo di distacco dal “fronte ovattato” dei tour operator d’Oltremanica, per lanciare nuove sfide su mercati finora poco battuti, come l’Europa orientale, la Spagna, la Francia e i Paesi scandinavi. In tal senso, lo stand “Sorrento coast” sarà presente alle principali fiere dell’industria turistica, che si terranno nelle capitali europee da novembre 2010 a marzo 2011. Insomma, il turismo sorrentino è atteso da nuove sfide per tenere il passo coi tempi e di una concorrenza sempre più agguerrita. Sfide che vanno giocate, però, senza l’handicap dei rifiuti: se non dovesse rientrare la crisi, i buoni propositi rischierebbero di naufragare definitivamente. Sono bastate le immagini di Terzigno, trasmesse sulle tv di mezzo mondo, per mettere in ambasce alcuni turisti che, dopo aver prenotato un soggiorno in costiera, hanno già minacciato di disdire la vacanza. Figuriamoci cosa succerebbe se le strade di Sorrento dovessero essere invase dai sacchetti…
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