Sant’Agnello, dopo Esposito e Gnarra chi sarà il vicesindaco di Orlando?
SANT’AGNELLO – Con le dimissioni di Pietro Gnarra dalla carica di vice sindaco si registra la seconda defaiance dei numeri due dell’amministrazione presieduta da Gianmichele Orlando. Il primo a gettare la spugna era stato Pasquale Esposito, primo degli eletti, che non ha retto nel sodalizio col primo cittadino. Idem Gnarra che per ben due volte ha rimesso la delega assessoriale, la seconda però in forma definitiva. Stasera si è riunito il gruppo di maggioranza per valutare la situazione venutasi a creare con la nascita del gruppo consiliare del PDL. Assenti Antonino Castellano e Rocco D’Esposito, anche Gnarra ha dato forfait, ma i colleghi hanno deciso di lasciargli una porta aperta per un ripensamento dell’ultimo minuto. Porte sbarrate invece per Castellano e D’Esposito con i quali si è definitivamente pregiudicato il rapporto.
E’ toccato all’assessore all’istruzione Giuseppe Gargiulo richiamare i colleghi a un senso di responsabilità in un momento particolarmente critico sul piano socio-economico, un appello solo in parte accolto perchè sembra prevalere l’idea che, in un modo o nell’altra, il destino dell’amministrazione sia ormai segnato. Intanto però il Sindaco deve nominare il suo vice, scelta obbligata cui non può sottrarsi ancora per molto. Qualcuno ha parlato dell’intenzione di Orlando di guardare anche fuori dallo stretto giro dei soliti papabili e si fanno i nomi di Salvatore Guarracino o di Mario Coppola che non hanno mai ricoperto incarichi di giunta! Nomine che potrebbero rispondere anche alla logica di rimescolare le carte in nome della governabilità. Qualcuno invece pensa che la scelta possa alla fine ricadere sull’assessore Giuseppe Coppola ’70 che si sta proponendo nelle vesti del grande mediatore e potrebbe essere interessato a occupare una poltrona che lo accrediterebbe come un possibile futuro candidato sindaco. Quel che è certo è il fatto che nelle prossime ore Orlando dovrà giocarsi le ultime cartucce prima di giungere a un redde rationem che aprirebbe le porte alle elezioni anticipate. Conferma la linea del silenzio l’ex sindaco Pietro Sagristani che si dice semplicemente stupefatto per il livello di litigiosità e quindi di instabilità che si registra nella maggioranza e di riflesso nell’amministrazione locale.