Sant'Agnello

Orlando: c’è un’emergenza sociale silenziosa, ma preoccupante

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Gianmichele Orlando sindaco di Sant'Agnello

SANT’AGNELLO  – “Siamo in un momento di crisi sociale ed economica gravissima e sono davvero preoccupato per quello che può accadere…Ogni giorno c’è gente disperata che viene al Comune a chiedere lavoro, assistenza, aiuto e c’è anche chi minaccia il suicidio…Davvero sono preoccupato e credo che l’intero consiglio comunale debba soffermarsi a riflettere su una situazione che può degenerare…”. A parlare è il sindaco di Sant’Agnello Gianmichele Orlando che non riesce a soffermarsi sulle dimissioni del suo vice sindaco Pietro Gnarra preso com’è da “un’emergenza sociale nascosta, ma che ogni sindaco vive in prima persona perché la gente si rivolge a noi per un aiuto…E’ più grave di quello che si possa immaginare…Tanto più se consideriamo che ci troviamo di fronte a una possibile nuova emergenza rifiuti che rischia di mandare all’aria tutto il lavoro sin qui fatto con la collaborazione dei cittadini…Insomma credo che in un contesto del genere la decisione di Gnarra sia stata più emotiva che motivata da ragioni reali che non conosco, per cui gli ho scritto una lettera invitandolo a dare una spiegazione della sua decisione e che mi auguro possa ripensarci per aiutare me e la giunta ad affrontare situazioni davvero difficili, come abbiamo sempre cercato di fare. Comprendo che ci possano essere malintesi, incomprensioni, pressioni e quanto altro, ma sicuramente la decisione di dimettersi è stata avventata e sono pronto a ad accettare il suo ripensamento purchè ci rimettiamo tutti a parlare di cose serie e a lavorare per dare risposte alla gente…Altrimenti qui davvero rischiamo in prima persona perché la crisi, checché se ne pensi e se ne dica, sta producendo e continuerà a produrre effetti pesanti anche in una realtà come quella santanellese e costiera più in generale”. Il Sindaco si dice provato da una serie di incontri con cittadini che “mi rappresentano ogni giorno problemi personali e familiari che un Comune non è in grado di risolvere, ma abbiamo il dovere dell’ascolto e quello di cercare comunque di aiutare persone che vivono una crisi profonda accentuata dall’assoluta mancanza di lavoro, da una precarietà che è diventata ordinaria amministrazione e sta cancellando la speranza nel futuro…Noi non siamo solo degli amministratori, siamo persone che avendo meglio degli altri il polso della situazione, locale e generale, abbiamo un dovere di responsabilità in più verso la comunità – spiega il Sindaco – Perciò dobbiamo mettere da parte pettegolezzi e strumentalizzazioni per fare il nostro lavoro, altrimenti la condanna dei cittadini sarà senza appello e soprattutto non farà distinzione. In momento di difficoltà c’è poco spazio per i distinguo e per le polemiche che anzi infastidiscono l’opinione pubblica, la stressano oltre ogni limite. Mi auguro perciò che con senso di responsabilità ci mettiamo tutti a lavorare per fronteggiare questa emergenza e anzi vorrei proprio che in un prossimo consiglio comunale si discutesse anche di questi temi che non devono restare estranei al dibattito politico, ma coinvolgerci nell’analisi e nella possibile ricerca di soluzioni”.

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