Piano di Sorrento/Luigi Iaccarino: “Schiaffo alla maggioranza”
“Prima di Natale sceglieremo chi sarà il nostro candidato sindaco alle amministrative del 2011 e che sfiderà Giovanni Ruggiero…”. Potremmo chiudere con questa battuta l’incontro con Luigi Iaccarino, ex sindaco di Piano di Sorrento e principale concorrente a indossare la casacca dello “sfidante” del sindaco uscente, ma l’occasione è ghiotta per approfondire con un ex primo cittadino le ragioni sulla sua decisione di non ricandidarsi, 5 anni orsono, per il secondo mandato partecipando dall’esterno a una campagna elettorale che stravolse le previsioni della vigilia per la straordinaria “performance elettorale” di cui fu artefice Ruggiero. “Le elezioni le ha vinte Ruggiero, non la lista di Ruggiero – spiega Iaccarino – il quale nonostante tutto è riuscito a presentarsi alla cittadinanza come il nuovo, quasi che non fosse stato con me in giunta per tutti i cinque anni, partecipando al governo del Paese nel bene come nel male insieme a quegli amministratori che l’hanno seguito e che oggi sono un punto fermo della sua maggioranza… Nei miei cinque anni da sindaco mi sono dedicato totalmente a questa missione, 24 ore su 24, ho sacrificato tutto, la mia vita privata e ogni altro interesse per cercare di dare risposte concrete ai cittadini e nello stesso tempo di mantenere unito un gruppo dove ogni giorno nascevano problemi e contrapposizioni interne, si alimentavano tensioni e lo stesso Ruggiero ne era periodicamente protagonista coi suoi alti e bassi che pochi conoscono, io invece bene…Insomma dovevo amministrare il Paese e fare da padre a una famiglia sempre agitata e che covava il tradimento! Questo mi ha davvero stressato anche perché, e lo possono confermare tutti quelli che hanno vissuto con me questa esperienza e chi mi conosce come persona oltre che come politico, ho sempre riconosciuto un primato alla qualità dei rapporti umani, all’amicizia…Invece il comportamento di Ruggiero e compagni è stato improntato al più concreto cinismo politico…Attenzione: è così che si fa politica, ieri come oggi.. Ciò non toglie però che ci sono sensibilità diverse e che sono queste sensibilità che fanno la differenza fra le persone!”. Anche in questa circostanza il ruolo elettorale di Iaccarino è decisivo per l’area politica che, ispirandosi all’UDC, intende sbarrare la strada alla rielezione di Ruggiero l’anno venturo. “Ho deciso di riaffacciarmi alla politica e all’amministrazione dopo che ho visto che cosa ha prodotto in questi anni Ruggiero: assolutamente il nulla se non quello che io ho progettato e fatto finanziare e che non ho avuto l’opportunità di realizzare: dal porto di Cassano alla Via Cavoniello tanto per citare due opere…Per il resto lo zero assoluto! Ruggiero forse pensa di incantare i pianesi con questo fantomatico “Piano Futura”, un aggregato di idee, di sogni e di promesse col quale intende nascondere il fallimento oggettivo di un’esperienza che l’ha visto occuparsi di tutto per controllare ogni settore dell’amministrazione, agevolare amici e il suo gruppo, accontentare chiunque pur di creare consenso. Soprattutto non lascia in eredità alcuna progettazione, non ha messo in cantiere nulla per lo sviluppo di Piano che invece ha necessità di ripartire dal rilancio commerciale per riacquistare un’identità e un ruolo…Ha bisogno di una politica dei parcheggi e della mobilità coerente, occorre chiudere l’infinita stagione del condono edilizio che resta solo materia elettorale e non si trasforma in soluzione di un annoso problema dal quale il Comune deve ricavare anche risorse finanziarie preziose, altro che i proclami dell’assessore Cappiello, mente e regista politico di Ruggiero che cova il sogno di succedergli. Sul condono si faccia una conferenza di servizi e si proceda all’esame delle pratiche: invece si privilegia la politica dell’integrazione documentale delle domande solo per mantenere in caldo i cittadini in attesa delle elezioni”. Ma il settore tecnico del Comune pare abbia funzionato, o no? “Con la mia Amministrazione abbiamo vissuto un vero e proprio dramma a gestire questo settore strategico e le ragioni sono bene note…l’ing. Elefante era passato dal ruolo tecnico a quello di politico e l’ufficio non riusciva ad acquisire una nuova personalità per svolgere un compito di vitale interesse per l’Ente…E’ arrivato Graziano Maresca sul finire della mia esperienza e devo dire che con Ruggiero si è dimostrato funzionale alle esigenze della politica, allineato…E questo per un sindaco può essere un vantaggio”. Iaccarino sa di non aver ancora spuntato la candidatura a sindaco per il suo schieramento e spiega: “In primo luogo come UDC abbiamo ricomposto un gruppo che ha una visione comune dell’impegno politico, coerente con l’estrazione democristiana che assolutamente non rinnego, anzi! Al centro del confronto c’è innanzitutto la condivisione di un progetto che, a mio avviso, deve riguardare 5 punti essenziali e risultare in grado di coalizzare persone di qualità, perché credo che l’amministrazione si possa fare soltanto con persone competenti e scevre da interessi personali. Tra queste persone sceglieremo il candidato sindaco che deve essere interprete e garante del progetto rispetto al gruppo e nei confronti del Paese, ma essere capace di farlo con competenza e con autorevolezza. Quando sul finire del mio mandato da sindaco, stanco di certi comportamenti e di un disimpegno strumentale da parte del gruppo di Ruggiero decisi di assumere un comportamento più decisionista, ebbi reazioni stupite da parte di questa gente che poi si sono presentati al Paese col piglio del decisionismo…Insomma la storia della mia esperienza e di questi 5 anni va letta, ma con un’altra lente o, meglio, con una lente diversa e comparativa di persone, fatti, opere e interessi. E se non dovessi essere scelto come candidato sindaco, perché convergeremo insieme su un’altra persona, sarò comunque in campo perché vuol dire che c’è un progetto credibile e condiviso per Piano”.
(di Vincenzo Califano – La Mia penisola N°32)